Villa Paleotti: Nobili Trame e Archibugi
Valorizzazione del patrimonio culturale di valore tradizionale nel contesto rurale della pianura bolognese
L’Arte dei Drappieri fu l’attività principale dei membri della famiglia Paleotti, i quali devono il proprio nome proprio alle “paliotte” (preziose coperte) di cui erano stimati produttori. Il complesso di Villa Paleotti è stato già dal 1500 teatro di importanti avvenimenti essendo sempre punto di riferimento di un territorio in continuo divenire.
Architettura di profondo valore tradizionale che è stata scenografia di alcuni fatti di sangue tra i più drammatici del Seicento bolognese: gelosie e scandali che hanno visto protagonisti il marchese Andrea Paleotti e il suo nemico in amore, il conte Suzzi di Parma.
Il complesso di Villa Paleotti è formato da più edifici localizzati lungo la Via Persicetana, il cui corpo più antico della Villa Padronale risale al Cinquecento. Gli altri fabbricati: tra cui le Fabbrerie Zagnoni testimonianza di una scenografia architettura Settecentesca (anche se minore), l’essiccatoio, fienile, stalle e cappella hanno arricchito l’area nel corso degli anni accompagnando l’evoluzione dell’artigianato e del commercio del contesto.
La qualità dell’architettura del complesso, la sua storia e quella del territorio e gli intrighi qui soltanto accennati rendono questo complesso estremamente affascinante e interessante sotto molteplici punti di vista.